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GIT DIFA

Ogni utente abilitato può creare repository in /users/nome.cognome/ e gestire in autonomia ulteriori abilitazioni. Attualmente non sono imposti dal sistema vincoli di occupazione di spazio o numero di repository, ma valgono le normali regole di civile convivenza, in particolare i repository non vanno usati per archiviare grossi file (video, musica, immagini, …). Gli amministratori effettueranno controlli e potranno sospendere l'accesso agli utenti che abusino del servizio.

Accesso

Per prima cosa bisogna avere un utente abilitato.

Si inizia generando una chiave ssh, se non la si ha già:

ssh-keygen

Questo genera due file in ~/.ssh, normalmente id_rsa (chiave segreta) e id_rsa.pub (chiave pubblica). La chiave pubblica va spedita via mail da casella istituzionale a difa.csi@unibo.it (i non strutturati devono tenere in copia il referente) perché venga aggiunta alla lista degli utenti abilitati.

Nota Putty: se la chiave viene generata con PuTTYgen.exe (del pacchetto Putty per Windows) e viene utilizzata con OpenSSH, può essere necessario convertirla nel formato OpenSSH da PuTTYgen col comando Conversions, Export OpenSSH key.

Va poi aggiunta una sezione a ~/.ssh/config :

Host gitdifa
    User                        gitolite3
    hostname                    web1.difa.unibo.it
    IdentityFile                ~/.ssh/id_rsa
    ForwardX11                  no

È possibile avere più chiavi pubbliche abilitate per un singolo utente (p.e. una per il PC fisso ed un'altra per il portatile). Tutte le chiavi identificano un singolo utente: non c'è modo di dire “con questa chiave ho accesso in sola lettura a questo repository mentre con quest'altra accedo in scrittura”.

Una volta configurato il client, è possibile creare un proprio repository myrepo con:

git clone gitdifa:users/nome.cognome/myrepo

Gestione permessi

Sui propri repository è possibile gestire i permessi degli altri utenti.

ssh gitdifa perms -h